Le piscine di David Hockney
David Hockney nasce nel 1937 a Bradford, nel Regno Unito.
Frequenta scuole d’arte sia nella città natale che a Londra dove realizza i primi dipinti influenzati dall’espressionismo astratto.
La svolta artistica arriva con il trasferimento a Los Angeles, nel 1964, dove prende forma il suo celebre stile.
Considerato uno degli esponenti di spicco della Pop art, Hockney integra elementi cubisti e colori sgargianti, fortemente ispirato da un luogo in particolare: la piscina.
Durante il suo primo viaggio a Los Angeles rimane colpito dalle numerose piscine e dai riflessi della luce sull’acqua.
Per un ragazzo cresciuto nella grigia e spesso fredda Inghilterra queste erano una rarità e quindi sinonimo di ricchezza;
a L.A. assumevano un significato diverso rappresentando il sogno americano e californiano, normale completamento del vivere domestico.
A Bigger Splash, dipinto nel 1967, è uno dei quadri più noti dell’artista inglese.
Oltre alla fascinazione per la piscina mostra anche l’inconfondibile architettura e natura della California.
Il titolo del quadro è stato inoltre d’ispirazione per l’omonimo film di Luca Guadagnino del 2015.
Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), realizzato nel 1972, è uno dei dipinti più costosi mai venduti per un artista vivente.
Nel 2018 venne battuto all’asta da Christie’s a New York per 90,3 milioni di dollari.
Ad ispirare l’artista è un ricordo immortalato da una fotografia da lui stesso scattata che ritrae l’ex compagno in piedi vestito a bordo piscina.
Nello sfondo non troviamo la California ma le colline francesi, siamo vicino a Saint Tropez, a Le Nid de Duc la tenuta del regista Tony Richardson.
David Hockney ha fotografato, dipinto e infine decorato piscine.
Oltre a quella della sua villa di Hollywood ha colorato anche il fondale della piscina del Roosevelt Hotel di Los Angeles.
I motivi usati sono i medesimi e giocano con quelli naturali che si formano e mutano costantemente quando la luce illumina la superficie dell’acqua.